Valerio Barba
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Henri de Toulouse-Lautrec in mostra!
Manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine. Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Henri de Toulouse-Lautrec, indiscusso innovatore delle tecniche di stampa fine Ottocento e della riproduzione su vasta scala del manifesto pubblicitario. Di seguito solo alcune immagini che documentano la visita al museo dell'Ara Pacis a Roma dove è allestita la mostra.
Valerio Barba
Valerio Barba
Consalppi, studio del logo
Di seguito alcune delle proposte grafiche più o meno sviluppate nell'idea per Consalppi (Consumatori Associati, Lavoratori, Pensionati e Precari Italiani) che hanno portato alla realizzazione del logo. Fin da subito è stato chiaro il concetto di federazione quindi di unione e solidità dell'associazione. L'uso dei colori della bandiera italiana evocano l'appartenenza nazionale dell'associazione concetto già caro ad Alppi Associazione Lavoratori Pensionati Precari Italiani una delle single sindacali contenute in Consalppi. L'uso di una font elegante come Eurostile nella sua versione extended vuole trasmettere il messaggio di solidità e fermezza concetti sui quali nasce la federazione. Il visual del logo riprende i tratti curvilinei del carattere, della lettera C generando cosi un monogramma. La O invece, dalla pancia molto ampia assomigliante ad un quadrato dagli angoli arrotondati, da vita ad altri simboli emblematici e concetti coerenti con l'idea di federazione: il quadrato nel quadrato sinonimo di come la federata sia un contenitore di associazioni e quindi di associati, l'unione dei dei quadrati (anelli) sinonimo di forte legame tra le associazioni sindacali e i quadrati a formare il numero 8 in posizione orizzontale in segno di infinito sinonimo di quella continuità nell'essere insieme associazione anche nel tempo.
Progetto grafico, ideazione logo a cura di Valerio Barba Design Progettista grafico, creativo, blogger, amante dell'arte e del design, progetta marchi e identità visive, sperimenta tecniche artigianali.
Valerio Barba
Progetto grafico, ideazione logo a cura di Valerio Barba Design Progettista grafico, creativo, blogger, amante dell'arte e del design, progetta marchi e identità visive, sperimenta tecniche artigianali.
Valerio Barba
The Vignelli Canon
Il famoso designer italiano Massimo Vignelli ci lascia intravedere in questo libro la sua idea di buon design, le sue regole e i suoi criteri. Egli utilizza numerosi esempi per tradurre le domande in pratica - dalla progettazione del prodotto, alla segnaletica, alla progettazione grafica e di identità visiva. Mette così a disposizione dei giovani designer un importante manuale che, nella sua chiarezza, sia in termini di problematiche che visivamente è interamente riservato al moderno design targato Vignelli.
Aiap
Ora che l’euforia provocata dal miracolo dell’ universo elettronico è scemata trai designer grafici, aprendo la strada al riconoscimento che anche il più ingegnoso software non potrà mai rimpiazzare i principi basilari di un buon design, Massimo Vignelli ci offre il suo canone del design. Questo piccolo libro, è portatile quanto un coltellino svizzero, ed è ugualmente utile. Non il testamento di una star del passato, Questo manuale è invece il credo completamente contemporaneo di un osservatore critico ed impegnato degli sviluppi tecnologici, di uno per il quale le regole del design graficonon sono cambiate dall’epoca analogica - punto di vista che condivido. Sono felice di pubblicare “The Vignelli Canon”,che riassume la struttura elegante e assolutamente moderna del suo lavoro, dagli inizi del 1960. Questo libro fornirà a molti designer, linee guida essenziali verso le loro stesse realizzazioni.
Prefazione di Lars Muller
Esperimenti sul segno al Teatro di Arsoli La Fenice - Programma
TEATRO COMUNALE LA FENICE DI ARSOLI
piazza dei Martiri Antifascisti, 1 - Arsoli (RM)
Domenica 13 dicembre - Esperimenti sul segno
Festival multidisciplinare, musica, fotografia, pittura. recitazione arte emergente e sperimentale.
(Programma in aggiornamento)
ore 11.00 apertura mostra
Magic Sky, fotografie di Stefano Viti
Voli Pindarici, pitture di Annamaria Flamini e Paolo di Censi
Proiezione fotografica, Una foto dalla Valle
Esperimenti sul segno, pirografie di Valerio Barba
So-(Q)quadri, fotografie di Martina Santoro
Creazioni Artistiche di Giorgia Lattanzi
Stand up di fotografia per concerti a cura di Vincenzo Bello
ore 16.00 inizio esibizioni fino al termine dell'evento
Letture Espressive di Valerio Barba
Performance di Giorgia Lattanzi
Musiche emergenti di Stefano Barba e Daniele Ciucci
Esperimenti Sonori di Andrea Cauduro
Lato del cerchio, esibizione inedita a cura del Dada Circus
con la partecipazione de "La scena sognata" i giocattoli scenici di Robby Scodnik a cura dell'ass. Settimo Cielo
INGRESSO LIBERO
Guarda l'evento su facebook -->> Esperimenti sul segno
Segui le news su www.valeriobarbadesign.blogspot.it
info: barbavaleriodesign@gmail.com
piazza dei Martiri Antifascisti, 1 - Arsoli (RM)
Domenica 13 dicembre - Esperimenti sul segno
Festival multidisciplinare, musica, fotografia, pittura. recitazione arte emergente e sperimentale.
(Programma in aggiornamento)
ore 11.00 apertura mostra
Magic Sky, fotografie di Stefano Viti
Voli Pindarici, pitture di Annamaria Flamini e Paolo di Censi
Proiezione fotografica, Una foto dalla Valle
Esperimenti sul segno, pirografie di Valerio Barba
So-(Q)quadri, fotografie di Martina Santoro
Creazioni Artistiche di Giorgia Lattanzi
Stand up di fotografia per concerti a cura di Vincenzo Bello
ore 16.00 inizio esibizioni fino al termine dell'evento
Letture Espressive di Valerio Barba
Performance di Giorgia Lattanzi
Musiche emergenti di Stefano Barba e Daniele Ciucci
Esperimenti Sonori di Andrea Cauduro
Lato del cerchio, esibizione inedita a cura del Dada Circus
con la partecipazione de "La scena sognata" i giocattoli scenici di Robby Scodnik a cura dell'ass. Settimo Cielo
INGRESSO LIBERO
Guarda l'evento su facebook -->> Esperimenti sul segno
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info: barbavaleriodesign@gmail.com
Chiamata alle arti
Si invitano tutti i performer, artisti creativi della Valle dell’Aniene e non solo under 35 a rispondere all’appello per la partecipazione alla prima mostra interattiva e multidisciplinare che si terrà in data 13 dicembre 2015 all’interno del Teatro di Arsoli La Fenice nell’ambito del progetto Prove di volo. I giovani partecipanti emergenti dovranno presentare materiale inedito e saranno selezionati tra tutte le richieste inviate tramite mail entro e non oltre il 20 novembre 2015.
L’unica guerra che intendiamo fare è quella a favore dell’Arte. Partecipa anche tu con il tuo contributo e sostieni il Teatro di Arsoli! A cura di Valerio Barba.
info: barbavaleriodesign@gmail.com
Un nuovo marchio per Catania
La progettazione grafica, la comunicazione visiva, la "grafica pubblicitaria" usando un linguaggio più comune è una disciplina seria. Non basta avere un po di creatività o saper tenere in mano una matita per realizzare artefatti visivi. Non basta essere architetti o artisti per disegnare un nuovo marchio. Ci sono poche regole precise da rispettare e da conoscere cosi da evaderle con intelligenza.
Come promesso In questo articolo capiremo perché l'immagine in foto donata gratuitamente al comune di Catania e ideata dal creativo Milko Vallone non può essere considerata un marchio! Non voglio addentrarmi nella simbologia e nella storia della città ma mi limiterò ad elencare quei capisaldi che rendono tale un logo.
Un buon marchio deve essere innanzitutto: leggibile, fruibile, funzionale, articolato, gerarchizzato. Infine se sarà esteticamente piacevole o bello con tutta l'ambiguità del termine avrà rispettato tutti i principi che lo rendono tale. L'immagine in questione della città di Catania non soddisfa pienamente nemmeno uno di questi punti sopracitati. Vediamo insieme in dettaglio cosa significano questi appellativi e se il sedicente "logo" li rispetta.
Leggibile. Il contenuto del marchio quale il testo e il visual devono essere chiari, diretti, comprensibili a una data distanza. Più il marchio sarà visibile in lontananza, più sarà stato progettato sapientemente. Il marchio dovrà essere riducibile ovvero potrà essere rimpicciolito notevolmente e mantenere la sua leggibilità. Ora secondo l'ideatore e il sindaco che ha approvato questa creazione promuovendola come marchio turistico l'immagine raffigurerebbe un vulcano, ma già a prima vista si fatica a capire l'idea creativa, figuriamoci in piccolo!? Il marchio non è leggibile.
La fruibilità è data dalla sua declinazione, dalla capacità di essere versatile. Quando si progetta un marchio si deve pensare a tutte le sue applicazioni. Biglietto da visita, carta intestata, cartelline, buste e brochure sono le più comuni declinazioni . Essendo il marchio in questione turistico non si può fare a meno di pensarlo stampato su una t shirt, su un cappello oppure riprodotto sotto forma di portachiavi o di badge o perché no su un bicchiere. Il marchio non è riproducibile.
Funzionale è l'aggettivo che preferisco. Il marchio deve funzionare ed essendo portavoce di concetti comunicare prima di essere bello.
Un marchio non è un quadro da ammirare, ma un simbolo, un segno accattivante da ricordare anche molto facilmente.
Il nostro cervello riceve moltissimi stimoli visivi ogni giorno. E un marchio essendo un insieme di informazioni connotate in un segno, dovrà essere ricordato tra quei miliardi di stimoli. Per tale motivo si preferiscono quei marchi originali puliti e immediati senza troppi fronzoli. Sembra che l'idea del vulcano sia già stata realizzata da Glaser autore del marchio I love NY per un progetto del comune di Napoli.
Il marchio non funziona. L'idea non è originale e rischia creando confusione di ricordare la città di Napoli favorendo il turismo campano piuttosto che quello siciliano!
Gli ultimi due aggettivi sono facilmente intercambiabili. Qualsiasi tipo di marchio anche il più gestuale ha una struttura sulla quale è disegnato formata da linee di costruzione. Per gerarchizzazione si intende l'importanza che si vuole dare all'icona quanto al contenuto testuale. Nel nostro caso la parola Catania sembra avere la stessa dimensione quindi importanza dell'icona vulcano. La gerarchia è inesistente.
Questi sono i motivi per i quali la nuova immagine ideata per la città di Catania non può essere considerata un marchio!
Valerio Barba
Come promesso In questo articolo capiremo perché l'immagine in foto donata gratuitamente al comune di Catania e ideata dal creativo Milko Vallone non può essere considerata un marchio! Non voglio addentrarmi nella simbologia e nella storia della città ma mi limiterò ad elencare quei capisaldi che rendono tale un logo.
Un buon marchio deve essere innanzitutto: leggibile, fruibile, funzionale, articolato, gerarchizzato. Infine se sarà esteticamente piacevole o bello con tutta l'ambiguità del termine avrà rispettato tutti i principi che lo rendono tale. L'immagine in questione della città di Catania non soddisfa pienamente nemmeno uno di questi punti sopracitati. Vediamo insieme in dettaglio cosa significano questi appellativi e se il sedicente "logo" li rispetta.
Leggibile. Il contenuto del marchio quale il testo e il visual devono essere chiari, diretti, comprensibili a una data distanza. Più il marchio sarà visibile in lontananza, più sarà stato progettato sapientemente. Il marchio dovrà essere riducibile ovvero potrà essere rimpicciolito notevolmente e mantenere la sua leggibilità. Ora secondo l'ideatore e il sindaco che ha approvato questa creazione promuovendola come marchio turistico l'immagine raffigurerebbe un vulcano, ma già a prima vista si fatica a capire l'idea creativa, figuriamoci in piccolo!? Il marchio non è leggibile.
La fruibilità è data dalla sua declinazione, dalla capacità di essere versatile. Quando si progetta un marchio si deve pensare a tutte le sue applicazioni. Biglietto da visita, carta intestata, cartelline, buste e brochure sono le più comuni declinazioni . Essendo il marchio in questione turistico non si può fare a meno di pensarlo stampato su una t shirt, su un cappello oppure riprodotto sotto forma di portachiavi o di badge o perché no su un bicchiere. Il marchio non è riproducibile.
Funzionale è l'aggettivo che preferisco. Il marchio deve funzionare ed essendo portavoce di concetti comunicare prima di essere bello.
Un marchio non è un quadro da ammirare, ma un simbolo, un segno accattivante da ricordare anche molto facilmente.
Il nostro cervello riceve moltissimi stimoli visivi ogni giorno. E un marchio essendo un insieme di informazioni connotate in un segno, dovrà essere ricordato tra quei miliardi di stimoli. Per tale motivo si preferiscono quei marchi originali puliti e immediati senza troppi fronzoli. Sembra che l'idea del vulcano sia già stata realizzata da Glaser autore del marchio I love NY per un progetto del comune di Napoli.
Il marchio non funziona. L'idea non è originale e rischia creando confusione di ricordare la città di Napoli favorendo il turismo campano piuttosto che quello siciliano!
Gli ultimi due aggettivi sono facilmente intercambiabili. Qualsiasi tipo di marchio anche il più gestuale ha una struttura sulla quale è disegnato formata da linee di costruzione. Per gerarchizzazione si intende l'importanza che si vuole dare all'icona quanto al contenuto testuale. Nel nostro caso la parola Catania sembra avere la stessa dimensione quindi importanza dell'icona vulcano. La gerarchia è inesistente.
Questi sono i motivi per i quali la nuova immagine ideata per la città di Catania non può essere considerata un marchio!
Valerio Barba
Vasilij Kandinskij, Composizione VII, Esperimenti sul segnoN2
Il pittore Vasil'evič Kandinskij in questa opera chiamata Composizione VIII si dedica alla parte grafica che può esistere anche senza il colore. Il punto è il primo nucleo del significato di una composizione, nasce quando il pittore tocca la tela; è statico.
La linea è la traccia lasciata dal punto in movimento, per questo è dinamica. Può essere orizzontale, verticale, diagonale.
Può essere spezzata, curva, mista. I singoli suoni possono essere mescolati tra loro; più la linea è variata, più cambiano le tensioni spirituali che suscita: drammatiche se è spezzata, più liriche se è curva. Anche lo spessore cambia: può essere sottile, marcato, spesso, variabile.
Queste teorie sono contenute nel suo saggio Punto Linea Superficie. La superficie è intesa come il supporto materiale destinato a ricevere il contenuto dell'opera, si tratta solitamente di una tela (ma Kandinskij ha dipinto anche del vasellame e dei piatti).
Composizione VIII realizzato nel 1923 da Vasilij Kandinskij.
L’opera rappresenta forme geometriche elementari (cerchi, triangoli, quadrati, linee), disposte in maniera apparentemente casuale. Cerchi e linee rette sono le forme dominanti della composizione e contribuiscono a creare una struttura geometrica rigida, rafforzata anche da colori opachi utilizzati per lo sfondo.
All’interno del quadro è possibile riconoscere anche trapezi, cunei e linee curve.
Particolare rilievo è dato al cerchio viola, nero e rosso in alto a sinistra e al grande cuneo che taglia verticalmente il centro del dipinto. È impossibile stabilire quale sia il reale significato dell’opera. Si tratta di una combinazione di segni geometrici, che devono comunicare all’osservatore una “necessità interiore” dell’artista, non esprimibile con parole o soggetti materiali.
Esperimenti sul segno è un un concetto che nasce in maniera umile e spontanea come una serie di pirografie realizzate su legno. Esperimenti sul segno intesi come vere e proprie verifiche fatte in un laboratorio. L'idea di riprodurre quadri che hanno caratterizzato la storia dell'arte pittorica nasce dall'esigenza di fare esperimenti sul segno grafico. Dalle pitture rupestri alla Pop Art il segno ha assunto significati e concetti molto diversi.
L'esperimento in questione sta nel vedere, consapevoli delle teorie astrattiste contenute in Linea Punto Superficie, se il segno nato dall'incisione riesce a vivere senza l'ausilio del colore come Kandiskij insegna mantenendo graficamente i concetti espressi nell'opera originale. Non importa se il risultato sia bello o brutto.
La domanda da porsi è: l'esperimento può dirsi riuscito?
L'esperimento in questione sta nel vedere, consapevoli delle teorie astrattiste contenute in Linea Punto Superficie, se il segno nato dall'incisione riesce a vivere senza l'ausilio del colore come Kandiskij insegna mantenendo graficamente i concetti espressi nell'opera originale. Non importa se il risultato sia bello o brutto.
La domanda da porsi è: l'esperimento può dirsi riuscito?
Valerio Barba
Progettazione Logo
Una raccolta di marchi progettati su richiesta, per contest e su iniziativa personale. Brand di abbigliamento sportivo, partiti politici, sindacato, associazionismo, rock band sono alcuni degli ambiti per i quali sono stati realizzati i seguenti loghi. Progettazione grafica di Valerio Barba. info barbavaleriodesign@gmail.com
Valerio Barba
Valerio Barba
Progettisti Europei Associati
Consalppi - Consumatori Associati, Lavoratori, Pensionati e Precari Italiani
Fedarmec - Federazione Azienda Recupero e Mediazione del credito
Immexa - Immigrati Associati Extracomunitari
Movimento cinque stelle
Siat - Sindacato Italiano Autonomo Trasportatori
Forza Italia, Simbolo partitico
Comune di Roviano, marchio turistico
Repubblica Italiana
Riverbero, Rock band
Paiel, Associazione Culturale Danza
Unay - concorso in collaborazione con la FAO
Vertical Emotion - Marchio abbigliamento sportivo
Italia Executive - Studio di progettazione
Partito democratico
Progettisti Europei Associati
Grafica vettoriale vs grafica raster
Come promesso in precedenza oggi vi parlerò di computer grafica. Più in dettaglio della differenza che c'è tra la grafica vettoriale e la grafica raster. Non mi rivolgo certo a progettisti grafici professionisti i quali conoscono bene questa differenza basilare, ma a tutte quelle persone non addetti ai lavori che interagiscono però con il mondo della grafica.
Innanzitutto, la computer grafica è quella disciplina che mediante l'uso di software di progettazione grafica produce file contenenti artefatti visivi pronti per essere stampati. La computer grafica si divide in grafica vettoriale e grafica raster. Che vuol dire? La grafica vettoriale, lo dice la parola stessa fa riferimento ai vettori, quella raster chiamata anche grafica bitmap fa riferimento ai pixel.
La prima si basa su regole matematiche e produce immagini vettoriali la seconda su regole visive, utilizza la capacità dell'essere umano di accostare piccoli pixel di diverso colore per darne vita ad altri. Esistono molti software di grafica vettoriale, Il più conosciuto è Adobe Illustrator.
La forza delle immagini vettoriali a differenza delle immagini raster sta nel fatto che suddette immagini possono essere ingrandite all'infinito essendo vettori derivati da formule matematiche e la qualità dell'immagine sarà sempre elevata. La risoluzione sarà sempre alta. La risoluzione indica il grado di qualità di un'immagine. In genere, si usa questo termine riguardo a immagini digitali, ma si può parlare di "risoluzione" anche con riferimento a qualunque fotografia o immagine trasferita o riprodotta su un determinato supporto mediante un processo di stampa, di visualizzazione, o di proiezione. Il più conosciuto dei software di grafica raster è Adobe Photoshop.
Un immagine raster o bitmap una volta ingrandita e stampata perderà informazioni producendo un effetto volgarmente detto "sgranato" ovvero presentando dei pixel di disturbo. I pixel non sono altro che piccolissimi punti di luce che sullo schermo danno vita a un immagine. L'immagine vettoriale in fase di stampa avrà una definizione impeccabile, nonostante la stampa non sia basata sui vettori ma su un insieme di piccoli punti sulla carta. Questo perché una volta creato il file con un software di grafica vettoriale saremo in grado di produrre un artefatto con un ottima risoluzione per la stampa. Quest'ultima utilizza lo stesso concetto delle immagini raster. I pixel, ossia minuscoli punti di luce sullo schermo sono come i piccolissimi punti sulla stampa che compongono un determinato colore.
Seraut e Signac, esponenti del puntinismo avevano intuito che per realizzare il colore verde invece di mescolare il blu e il giallo sulla tavolozza era possibile farlo sulla tela utilizzando la capacità dell'essere umano di recepire l'accostamento di due colori da una determinata distanza come uno solo... continua
Valerio Barba
Innanzitutto, la computer grafica è quella disciplina che mediante l'uso di software di progettazione grafica produce file contenenti artefatti visivi pronti per essere stampati. La computer grafica si divide in grafica vettoriale e grafica raster. Che vuol dire? La grafica vettoriale, lo dice la parola stessa fa riferimento ai vettori, quella raster chiamata anche grafica bitmap fa riferimento ai pixel.
La prima si basa su regole matematiche e produce immagini vettoriali la seconda su regole visive, utilizza la capacità dell'essere umano di accostare piccoli pixel di diverso colore per darne vita ad altri. Esistono molti software di grafica vettoriale, Il più conosciuto è Adobe Illustrator.
La forza delle immagini vettoriali a differenza delle immagini raster sta nel fatto che suddette immagini possono essere ingrandite all'infinito essendo vettori derivati da formule matematiche e la qualità dell'immagine sarà sempre elevata. La risoluzione sarà sempre alta. La risoluzione indica il grado di qualità di un'immagine. In genere, si usa questo termine riguardo a immagini digitali, ma si può parlare di "risoluzione" anche con riferimento a qualunque fotografia o immagine trasferita o riprodotta su un determinato supporto mediante un processo di stampa, di visualizzazione, o di proiezione. Il più conosciuto dei software di grafica raster è Adobe Photoshop.
Un immagine raster o bitmap una volta ingrandita e stampata perderà informazioni producendo un effetto volgarmente detto "sgranato" ovvero presentando dei pixel di disturbo. I pixel non sono altro che piccolissimi punti di luce che sullo schermo danno vita a un immagine. L'immagine vettoriale in fase di stampa avrà una definizione impeccabile, nonostante la stampa non sia basata sui vettori ma su un insieme di piccoli punti sulla carta. Questo perché una volta creato il file con un software di grafica vettoriale saremo in grado di produrre un artefatto con un ottima risoluzione per la stampa. Quest'ultima utilizza lo stesso concetto delle immagini raster. I pixel, ossia minuscoli punti di luce sullo schermo sono come i piccolissimi punti sulla stampa che compongono un determinato colore.
Seraut e Signac, esponenti del puntinismo avevano intuito che per realizzare il colore verde invece di mescolare il blu e il giallo sulla tavolozza era possibile farlo sulla tela utilizzando la capacità dell'essere umano di recepire l'accostamento di due colori da una determinata distanza come uno solo... continua
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Biglietti da visita
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