Come promesso in precedenza oggi vi parlerò di computer grafica. Più in dettaglio della differenza che c'è tra la grafica vettoriale e la grafica raster. Non mi rivolgo certo a progettisti grafici professionisti i quali conoscono bene questa differenza basilare, ma a tutte quelle persone non addetti ai lavori che interagiscono però con il mondo della grafica.
Innanzitutto, la computer grafica è quella disciplina che mediante l'uso di software di progettazione grafica produce file contenenti artefatti visivi pronti per essere stampati. La computer grafica si divide in grafica vettoriale e grafica raster. Che vuol dire? La grafica vettoriale, lo dice la parola stessa fa riferimento ai vettori, quella raster chiamata anche grafica bitmap fa riferimento ai pixel.
La prima si basa su regole matematiche e produce immagini vettoriali la seconda su regole visive, utilizza la capacità dell'essere umano di accostare piccoli pixel di diverso colore per darne vita ad altri. Esistono molti software di grafica vettoriale, Il più conosciuto è Adobe Illustrator.
La forza delle immagini vettoriali a differenza delle immagini raster sta nel fatto che suddette immagini possono essere ingrandite all'infinito essendo vettori derivati da formule matematiche e la qualità dell'immagine sarà sempre elevata. La risoluzione sarà sempre alta. La risoluzione indica il grado di qualità di un'immagine. In genere, si usa questo termine riguardo a immagini digitali, ma si può parlare di "risoluzione" anche con riferimento a qualunque fotografia o immagine trasferita o riprodotta su un determinato supporto mediante un processo di stampa, di visualizzazione, o di proiezione. Il più conosciuto dei software di grafica raster è Adobe Photoshop.
Un immagine raster o bitmap una volta ingrandita e stampata perderà informazioni producendo un effetto volgarmente detto "sgranato" ovvero presentando dei pixel di disturbo. I pixel non sono altro che piccolissimi punti di luce che sullo schermo danno vita a un immagine. L'immagine vettoriale in fase di stampa avrà una definizione impeccabile, nonostante la stampa non sia basata sui vettori ma su un insieme di piccoli punti sulla carta. Questo perché una volta creato il file con un software di grafica vettoriale saremo in grado di produrre un artefatto con un ottima risoluzione per la stampa. Quest'ultima utilizza lo stesso concetto delle immagini raster. I pixel, ossia minuscoli punti di luce sullo schermo sono come i piccolissimi punti sulla stampa che compongono un determinato colore.
Seraut e Signac, esponenti del puntinismo avevano intuito che per realizzare il colore verde invece di mescolare il blu e il giallo sulla tavolozza era possibile farlo sulla tela utilizzando la capacità dell'essere umano di recepire l'accostamento di due colori da una determinata distanza come uno solo... continua
Valerio Barba