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Siamo tutti designer!

Sono dell'idea che tutti possono accostarsi anche un attimo a quello che è design senza rimanere spaventati e quindi capirne il significato. Tutti compresa nostra madre come scrivevo nel precedente post.
 Per questo motivo mi piace coinvolgere nei miei progetti le persone più diverse. E mi innervosisco anche quando esponendo le mie idee questi mi guardano come fossi un alieno. Non posso farci nulla, non riesco a farne a meno di renderli e rendervi partecipi. Vorrei rendere il tutto molto semplice anche ai non addetti ai lavori. Per me è un bisogno interiore quello di comunicare con gli altri. Per gli stessi motivi ho questo spazio sul web dove vi scrivo questo articolo. Chi vi sta parlando è un buon conoscitore del graphic design innamorato della progettazione e che possiede un bella libreria di volumi in merito a progettazione grafica e arte figurativa. In più è affascinato dalla storia, dall'archeologia e dal teatro. 

E' un tipo abbastanza scontroso egocentrico e visionario che ama inventare storie e contenuti. Quindi prendete le sue parole con le dovute distanze. Innanzitutto, si scrive Design si legge Desaìn. Questa pronuncia non deve spaventarci. Il Design è tutto e niente e la traduzione letterale è progetto. Può riferirsi ad ogni cosa. Il significato varia a seconda della parola chiave o keywords che gli mettiamo davanti. Graphic, type, food, wood. Grafica, carattere, cibo, legno. Il graphic design è la progettazione grafica. Il type design è la progettazione di caratteri. Il food design è la forma del cibo. Il garden design è la progettazione giardini. L'interior design è la progettazione di interni e cosi via.

Come abbiamo visto sono concetti molto diversi ma hanno tutti un comune denominatore, la progettazione, che altro non è che la soluzione al problema, ovvero la risposta al bisogno di comunicare e creare qualcosa. Anche un giardiniere potrebbe essere un designer, un progettista. Un'artigiano. Un fabbro. Un falegname! Il compito del designer sta nel progettare un manifesto, una sedia, un giardino o una casa sempre rispettando i due concetti fondamentali: l'estetica e la funzionalità. Se è una lampada dovrà illuminare e consumare poco, se è un manifesto dovrà essere leggibile e diretto se è una casa dovrà essere abitabile e confortevole e cosi via. 

La nostra creazione dovrà essere portatrice anche di contenuti ed ecco che entra in gioco l'estetica. Una casa in campagna che vuole rispettare i principi dell'ecosostenibilità non potrà mai essere progettata in cemento utilizzando colori da paesaggio urbano. Insomma l'estetica deve essere coerente con la funzionalità. La scelta dei colori e dei materiali si fa portavoce di concetti
La stessa cosa per un oggetto o un manifesto pubblicitario. Il contenuto dovrà essere coerente con il contenitore.  Chiunque abbia il motivo di progettare e inventare soluzioni a problemi reali può considerarsi un designer. Siamo tutti designer!

di Valerio Barba  20/04/2014

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