Serigrafia in bianco e nero.


La serigrafia deriva dallo stencil, molto meno elaborato da utilizzare; nonostante ciò, esistono testimonianze affermanti che i Fenici la utilizzassero, e esiste chi li considera i soli veri inventori di questa tecnica. In seguito venne introdotta nell'arte giapponese, dove, pur non essendoci prove certe, molti sostengono che oltre duemila anni fa furono proprio loro i primi ad utilizzare dei capelli umani fissati a delle cornici di legno. La tecnica si sviluppò ulteriormente in Giappone, dove si iniziarono ad utilizzare dei telai in seta, applicando lacche sulla matrice. La tecnica fu in seguito esportata in Francia. Il processo serigrafico moderno venne invece ideato da Samuel Simon nei primi anni del Novecento, in Inghilterra. L'idea venne poi adottata da John Pilsworth a San Francisco, California, che nel 1914 usò la tecnica serigrafica per comporre stampe multicolore all'incirca nello stesso modo in cui sarebbero state fatte oggi. Durante la Prima guerra mondiale, la tecnica divenne molto popolare, dato che venne utilizzata come processo industriale per stampare bandiere e stemmi. Famosissima la serigrafia che ritrae il volto di Marilyn Monroe realizzata da Andy Warhol, a partire da una fotografia di Gene Korman usata per la pubblicità del film Niagara del 1953. È sempre più frequente trovare una unità serigrafica inserita in linea di macchine di stampa roll to roll insieme ad altre tecnologie di stampa come flexografiche, offset e inkjet in quanto assicura la massima coprenza del bianco di fondo non ottenibile altrimenti con altre tecnologie. Una curiosità: la serigrafia è stata a lungo l'unico sistema di stampa che può utilizzare il cioccolato il caramello e altri prodotti alimentare in pasta come inchiostro mentre ora è affiancato dalla stampa 3D e inkjet. Wikipedia

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