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Bandiera greca

La Bandiera greca  è composta da nove strisce orizzontali di eguali dimensioni a colori alterni. Nella legge greca N 851 del 1978 si fa riferimento alla bandiera della repubblica come formata dai colori bianco e ciano.
 La prima striscia partendo dall'alto è color ciano. Nell'angolo superiore sul lato dell'asta è presente un quadrato, color ciano anch'esso, con una croce greca bianca al centro. La croce simboleggia la chiesa greco-ortodossa, rappresentante del Cristianesimo ortodosso (religione ufficiale della Grecia) e in particolare la riconoscenza del popolo greco verso di essa, per l'importante ruolo giocato nel mantenimento di una certa identità nazionale, durante i secoli della dominazione ottomana, dove la chiesa era, fondamentalmente, l'unico mezzo attraverso il quale imparare a scrivere e a leggere in greco, grazie alle cosiddette "scuole nascoste" (cryfà scholìa), vere e proprie scuole fuorilegge, in cui gli uomini di chiesa mettevano la loro istruzione al servizio della popolazione.
Le nove strisce, invece, rappresentano le nove sillabe della frase "Libertà o morte" (Έλευθερία ή Θάνατος - E-lef-the-rì-a i Thà-na-tos). A questa interpretazione se ne aggiunge un'altra, dove le nove strisce rappresentano le nove lettere della parola Έλευθερία (Libertà). Infine, entrambi i colori sono quelli della Casa Reale, d'origine bavarese, regnante in Grecia fino al 1967[1]. Più probabile un riferimento all'azzurro del mare e del cielo e al bianco della schiuma delle onde, delle nuvole e la purezza dell'anima greca. Non è da escludere un influsso proveniente dalla bandiera degli Stati Uniti d'America. In lingua greca la bandiera assume la doppia denominazione di Galanolefki (=blu-bianca) e Kianolefki (=ciano-bianca).

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