Per non brancolare nel buio dei colori II

Quante volte è capitato di scegliere un colore in fase di progettazione al software e trovare lo stesso tono completamente diverso stampato sulla carta? Quante volte molto adirati ci siamo chiesti il perché e abbiamo dato la colpa alla stampa senza trovare soluzioni per evitare questa spiacevole incomprensione? Ecco questo articolo non è una risposta a queste domande ma cerca in qualche modo di mettere dei paletti per non brancolare nel buio dei colori e per far si che non abbiate brutte sorprese a progetto stampato. Di seguito il link del precedente intervento che cerca di dare qualche consiglio in merito.
-->> http://valeriobarbadesign.blogspot.it/2014/07/per-non-brancolare-nel-buio-dei-colori.html 

Oggi cerco di dare altre linee guida più tecniche per non brancolare nel buio dei colori, oltre a quelle indicate nel precedente articolo che consiglio a tutti di leggere. Una delle soluzioni importanti per risolvere questo nostro problema è sicuramente quella di usare colori Pantone.  Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e "tradurli" nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice. I colori, coi relativi codici, sono quindi inseriti in un catalogo, chiamato mazzetta Pantone, dove è possibile "sfogliarli" e selezionarli. A differenza del CMYK o del RGB, il codice pantone è un codice arbitrario composto da due campi, nel primo dei quali può essere presente una parola o un numero di due cifre che si riferisce alla famiglia di appartenenza. 

Per i colori più comuni è disponibile anche una definizione più classica. In parole povere il colore Pantone ti permette di progettare una grafica in Italia e stamparla in India o in Francia ottenendo il medesimo risultato su carta indicando semplicemente il codice Pantone all'interno di questo standard internazionale. I colori Pantone si dividono in Coated, Uncoated, a seconda se si stampa su carta patinata o non patinata. 

Un'errore sarebbe scegliere un colore di una mazzetta coated e scoprire che si è stampato su una carta uso mano. Sicuramente il colore non sarà come quello scelto.
Altro fattore importante è la Calibrazione del monitor. Sappiamo che il metodo di colore dei monitor è in RGB. La calibrazione è un’operazione attuabile in tutti i sistemi operativi attraverso la quale si possono regolare i colori riprodotti sullo schermo di un computer con il fine di renderli quanto più fedeli possibile a quelli ottenuti con la stampa su carta.

Per non brancolare nel buio dei colori di Valerio Barba creativo, blogger, progettista grafico, amante dell'arte e del design, studia da vicino il mondo della stampa!




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