La campagna italica di Napoleone esporta il tricolore nella penisola, dove al blu si sostituisce il verde, colore delle uniformi della Guardia Civica milanese, e quindi simbolo di tutti coloro che hanno combattuto per l'Italia. Per la Massoneria inoltre il verde era il colore della natura, emblema quindi tanto dei diritti dell'uomo quanto del florido paesaggio italiano (interpretazione tuttavia osteggiata da chi sostiene che la Massoneria, in quanto società segreta, non avesse abbastanza influenza per ispirare i colori nazionali) In Italia il bianco e il rosso si caricarono di nuovi significati: portati durante la Restaurazione da chi si opponeva al ritorno dell'Antico regime e con essi perseguitati, divennero simboli della rivoluzione intesa sovranità per il popolo e libertà per la nazione. Questa bandiera, che per la prima volta in Italia non era più un'insegna dinastica, ma l'emblema di una nazione, divenne il simbolo della rivolta che animava e univa tutta l'Italia: il Risorgimento.
Con l'Unità ai tre colori si aggiunse l'azzurro, colore distintivo della famiglia Savoia, inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali. La Repubblica italiana cancellò ovviamente il blu di Savoia e ufficializzò la bandiera nell'articolo 12 della Costituzione, disponendo il verde, il bianco e il rosso a tre bande verticali di eguali dimensioni, per ribadire ancora una volta gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_d'Italia
di Valerio Barba creativo, blogger, progettista grafico, amante dell'arte e del design, sperimenta tecniche artigianali, studia la storia e il significato delle bandiere del mondo!
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